Trattamenti "NO DOLORE"

Nell'immaginario comune un trattamento manipolativo per essere efficace deve essere sufficientemente energico, cioè forte. Questa è una credenza alimentata dai professionisti del settore riabilitativo dei tempi passati e di oggi, ancora fortemente radicata nella gente comune.

Esiste una sorta di masochismo del paziente il quale "esce" soddisfatto/esaltato da un trattamento manipolativo solo se ha sofferto fisicamente durante la seduta, e rimane quantomeno perplesso se invece l'operatore esercita lievi pressioni o a volte solo sfioramenti.

Il Trattamento "NO DOLORE" non è una moda che voglio lanciare, ma è una concetto che vorrei divulgare, non solo nei pazienti, al fine di migliorare la qualità dei servizi che offriamo noi terapisti, anche per una sempre maggiore affermazione della nostra professione.

La riflessione nasce dalla fisiologia, non solo umana ma di tutti gli esseri viventi, che nella maniera più logica e comprensibile proverò ad illustrare.

I recettori corporei, qualunque sia la loro specializzazione, hanno il compito di inviare dei segnali dalla periferia al centro che di riflesso organizzerà una risposta per mezzo dei suoi effettori ( muscoli, ghiandole, ecc).

Tanto più sarà intenso il segnale in ingresso, tanto maggiore sarà la risposta corporea.

Dando per assodato che la mente umana è programmata per prevenire o fuggire dal dolore ( il dolore si avverte in periferia ma si realizza nel S.N.C.), ogni qualvolta un trattamento evocherà dolore il corpo produrrà una risposta difensiva tramite i suoi organi effettori ( principalmente muscoli).

I muscoli sono in grado di produrre solamente due risposte:

- contrazione

- rilassamento

Una risposta di difesa non può essere certo "rilassata", per cui la contraddizione è presto servita:

il paziente che si sottopone ad un trattamento per stare meglio, e quindi per rilassarsi, durante una seduta che produce dolore, va incontro a contratture muscolari, organizzate in compensi, ma comunque contratture!!!

Qualcuno potrà obiettare per esperienza personale, e non solo, che comunque il BENEFICIO c'é e può anche essere duraturo, ma è anche vero che l'irrigidimento prodotto da quel tipo di seduta ( contrattura muscolare significa rigidità muscolare scheletrica e non!!!) è un seme che a volte produce un DISAGIO immediato, e nella migliore dell'ipotesi lo produce a distanza di mesi o addirittura anni, ma comunque lo produce ( questo a mio avviso è il motivo per cui il "mito del trattamento doloroso" resiste nel tempo, perché la relazione causa-effetto è più forte per il BENEFICIO e minore per il DISAGIO anche per una questione di successioni temporali ).

L'approccio osteopatico per definizione dovrebbe essere assolutamente rispettoso della persona, e di conseguenza limitare al minimo i DISAGI durante e dopo il trattamento. 

I trattamenti "NO DOLORE", così come ho voluto definirli non garantiscono l'assenza del DISAGIO, ma sono realizzati con la massima attenzione-intenzione al fine di ridurlo al minimo.